14 giugno 2008

- Prima di prendere un cane -



Dice il proverbio: ” Chi ben comincia è a metà dell’opera!”
Quindi, per iniziare nel modo migliore la nostra convivenza con Fido, non c’è niente di meglio che
- “Cominciare a preoccuparci di lui ancora prima di adottarlo!” –
In che modo?
Chiedendoci se saremo in grado di essere dei buoni compagni di vita per lui.
Come primo passo, sarà quindi inevitabile sottoporsi ad un attento esame di coscienza che tenga conto di una lista di oneri ed impegni a cui andremo incontro una volta preso il cane, per effettuare così una scelta informata, libera e soprattutto responsabile, come si conviene ad un “buon proprietario”.
* La vita media di un cane è di circa 15 anni, e siccome egli sarà un “membro della famiglia” a tutti gli effetti, noi saremo responsabili della sua qualità di vita e del suo benessere psico-fisico per un lungo periodo di anni. Se non siamo pronti per una relazione così importante, forse non siamo pronti per avere un cane.
* Fido inciderà sul nostro budget famigliare (cibo di buona qualità, veterinario, igiene, giochi, cuccia, trasportino, e imprevisti vari)
Teniamolo presente anche se ciò sembra scontato.
* Anche il nostro stile di vita potrebbe subire limitazioni o sconvolgimenti (viaggi, lavoro, abitudini, tempo libero, amicizie, ecc.). Se non amiamo possibili cambiamenti, forse un cane non fa per noi.
* Fido richiede il nostro tempo! Se non abbiamo tempo sufficiente da permettergli una vita divertente e stimolante, sarebbe meglio non prendere un cane. Un cane annoiato perché confinato in casa molte ore da solo, sarà un soggetto che molto probabilmente manifesterà il suo disagio con problemi di vario genere.
* Fido deve vivere con tutta la famiglia. Quindi dovremo accertarci che tutti i suoi componenti condividano la nostra intenzione di prendere un cane. Se anche un solo componente non è d’accordo con noi, dovremmo evitare di prendere un cane.
* Fido fa la pipì. A volte la fa anche in casa. Sporca in giro e lascia i peli dappertutto. Se la pulizia della casa ci ossessiona , forse un cane non è l’ideale per noi.
* Fido richiede impegno e sacrifici. L'arrivo di un cane in casa potrebbe limitare la nostra libertà che andrà messa in parte a favore dei diritti di un'altra creatura. Se non siamo inclini a fare sacrifici, sarebbe meglio non prendere un cane.
Prendendoci tutto il tempo che ci serve per valutare coscientemente se veramente siamo pronti per adottare un cane, una volta accertata la nostra idoneità al titolo “buon proprietario”, il secondo passo da fare sarà quello di valutare bene che cane prendere.
Se scegliamo un cane di razza, non lasciamoci influenzare dalle mode del momento che si basano esclusivamente sui caratteri *morfologici* (aspetto esteriore) dell’animale, ma informiamoci bene anche sulle caratteristiche *attitudinali* (predisposizione innata allo svolgimento di un determinato lavoro) di quella determinata razza. In questo modo eviteremo di commettere errori scegliendo una razza che mal si addice al nostro stile di vita.


Una volta scelta la razza, dovremo informarci per trovare un buon allevamento.
Come riconoscerlo?
Fondamentalmente dal fatto che in un buon allevamento si fanno riprodurre solo i soggetti migliori, privi di tare e malattie genetiche.
In questo modo si programmano agli accoppiamenti solo dopo aver “studiato”attentamente le linee genealogiche, selezionando unicamente quei soggetti che offrono le maggiori garanzie di tramandare le migliori caratteristiche genetiche morfologiche, attitudinali e caratteriali ai discendenti, così da poter dare al cliente le maggiori probabilità di avere un cucciolo sano.

Inoltre in un buon allevamento, i cuccioli sono tenuti con la madre almeno sino all’ottava settimana di vita e ai piccoli vengono forniti i corretti stimoli ambientali utili ad una corretta socializzazione con il mondo esterno.
Un buon allevatore inoltre ci indirizzerà all’acquisto del cucciolo più idoneo al nostro stile di vita, quindi il più adatto a noi e risponderà volentieri a tutte le domande che gli rivolgeremo.

Se invece non abbiamo particolari esigenze, possiamo scegliere un magnifico “bastardino” rivolgendoci ai rifugi per cani abbandonati.
Faremo un’opera buona e saremo ricolmati di gratitudine dal nostro amico. In questo caso, sarebbe comunque buona norma farsi consigliare dagli addetti al canile, che ci informeranno sulle caratteristiche individuali dei vari ospiti.

Un discorso a parte andrebbe dedicato ai cuccioli "in vetrina!
Sono dell'opinione che i cuccioli una volta tolti dalla madre debbano essere immediatamenti inseriti nel contesto sociale in cui vivranno per il resto della loro vita. Soste intermedie in una vetrina di negozio incidono negativamente sulla psiche del cucciolo. Questo almeno per due motivi:
1° perchè il cucciolo, che già sta vivendo il trauma del distacco dalla sua famiglia d'origine, non può sostituire la figura calda e protettiva della madre con una equivalente fonte di affetto e cure, come invece potrebbe fare se venisse subito inserito nella famiglia adottante.
2° il continuo andirivieni delle persone davanti alla vetrina, fornisce al cucciolo degli stimoli emozionali molto forti che gli provocano una costante frustrazione per via del fatto che lui non può raggiungere, toccare, odorare, interagire in alcun modo, (se non agitandosi ed abbaiando) con l'oggetto del desiderio. (Per non parlare degli altri 1000 motivi per cui un animale non deve stare in vetrina).
Quindi... il posto dove deve stare un cucciolo non è la vetrina di un negozio.
A onor del vero, qualcosa si sta muovendo anche a livello legislativo.
La regione Lombardia per esempio, il 18 Marzo ha approvato una modifica alla legge regionale 16/2006 sul randagismo con la quale si stabilisce che non sarà più possibile esporre in vetrina nessun animale d’affezione, sia per motivi commerciali che espositivi.
Pensiamoci ben prima di prendere un cane!
Fare una scelta consapevole è il primo passo per un cammino sereno e gratificante per entrambi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono d'accordo su tutto quello che hai scritto. Però i cuccioli in vetrina io continuo a vederli esposti :-(
Ciao
Lina