2 maggio 2010

Ti prego calmati!



I segnali calmanti

E’ ormai da tempo assodato che tutti gli animali possiedono la capacità di comunicare tra di loro.
Ogni specie ha il proprio linguaggio più o meno articolatio e complessi secondo il grado di socialità raggiunto dagli individui che la compongono.
Il cane, come il lupo, appartiene ad una specie altamente sociale strutturata per vivere in branchi composti da vari individui.
Indubbiamente, in una comunità numerosa, per assicurare la costante funzionalità del branco e l’intesa fra i membri, occorrono maggiori competenze comunicative di quelle richieste da una vita individuale o da una semplice convivenza a due.
Specialmente, tra individui dotati di una notevole carica aggressiva, si rivela indispensabile , per la sopravvivenza del branco stesso, l’uso di un linguaggio tanto sofisticato e sottile da rivelarsi capace di garantire all’intera comunità l’equilibrio dei ruoli gerarchici e sociali e la mutua cooperazione, attraverso segnali precisi e inequivocabili, finalizzati all’interruzione o alla prevenzione di possibili conflitti o aggressioni .
Questi segnali, già da anni evidenziati dalle ricerche sui lupi, furono studiati per la prima volta nei cani da Turid Rugaas fondatrice e direttrice del Centro di Educazione Cinofila “Hagan Hundeskole” nei pressi di Oslo, che da oltre trenta anni studia il comportamento del cane.
Turid Rugaas li denominò ”Calming Signals” (segnali calmanti) proprio perché utilizzati dal cane sia per calmare se stesso quando è stressato o a disagio sia per calmare gli altri individui, comunicando loro in modo inequivocabile le proprie intenzioni pacifiche.
I cani, come i lupi hanno maggior interesse ad evitare inutili quanto pericolosi conflitti e, se possono farne a meno,(e se non soffrono di evidenti squilibri comportamentali) evitano di usare l’aggressività come biglietto da visita.

Gli animali, infatti, hanno sviluppato spesso delle forme di comunicazione che permettono di evitare attacchi e lotte infruttuose e dannose per l'individuo stesso.
Questo linguaggio innato e universale principalmente viene utilizzato dal cane quando, percependo il comportamento altrui come minaccioso od ostile, vuole evitare il conflitto, comunicando all’altro individuo la propria volontà di non belligeranza.
I segnali di calma sono usati dal cane sia in fase preventiva, come strumento inibitorio di eventi potenzialmente spiacevoli, (evitare aggressioni da persone e cani, per calmare il nervosismo altrui ecc.) sia durante situazioni già di fatto spiacevoli (per calmare la paura , per scaricare lo stress o per far sentire sé stesso e gli altri al sicuro)
Traducendo e semplificando nel primo caso è come se il cane dicesse: ”Vengo in pace, da me non hai nulla da temere, ti prego si pacifico anche tu!”
Nel secondo caso, analogamente il cane che sta vivendo un evento stressante o si trova in una situazione difficoltosa, emettendo questi segnali trova sollievo calmandosi. Il significato sarebbe: ”Ok non preoccuparti va tutto bene” o anche “ Sono preoccupato ma ce la posso fare”

Tutti i cani del mondo usano gli identici segnali e se, in età precoce, hanno potuto vivere un’adeguata socializzazione sono in grado di emetterli e comprenderli, anche quando questi segnali sono usati per imitazione dall’uomo.

Sui segnali comunicativi in generale vi sarebbe da dire che in alcune razze, gli interventi allevatoriali hanno modificato morfologicamente alcuni strumenti molto importanti per la trasmissione dei segnali corporei, (i cani anuri o con la coda mozzata non riescono a manifestare i loro stati emotivi attraverso lo scodinzolio della coda. I cani che hanno pelo molto folto sugli occhi, non possono segnalare attraverso lo sguardo ecc.) e questo va a discapito della comprensione reciproca.

I segnali calmanti, fatti di posture, sguardi e mimiche facciali, sono molteplici ma la Rugaas ne ha catalogati una trentina
Vediamone alcuni

- LECCARSI IL NASO

E’ un rapido movimento della lingua difficile da cogliere da un occhio non allenato.
E’ un segnale molto frequente da ricondurre probabilmente alla richiesta di cibo dei cuccioli i quali, leccando le labbra degli adulti, ne attivano il rigurgito.
Generalmente viene usato durante l’approccio fra due cani sconosciuti.
Le occasioni più frequenti di osservare questi segnali durante le interazioni con l’uomo sono principalmente queste:
- Quando viene abbracciato,
- Quando viene sgridato,
- Quando una persona si china su di lui,
- Quando viene accarezzato sulla testa,
- Quando mostra timore di qualcosa o qualcuno

- SBADIGLIARE

Lo sbadiglio fuori contesto è un chiaro segnale calmante
Quando il cane si sente a disagio, non è infrequente che usi lo sbadiglio come segnale di calma per sé stesso e gli altri
L’etologa Turid Rugaas suggerisce di fare ampi sbadigli per calmare un cane ansioso o preoccupato.

- GRATTARSI
Il cane che si gratta fuori contesto (quando non ha realmente prurito) ci dice che sta vivendo un disagio e grattandosi scarica lo stress accumulato.

(Maya per esempio emette questo segnale se le scolaresche che visitiamo durante i nostri progetti educativi diventano troppo schiamazzanti)

- SCROLLARSI

Lo scrollarsi segue spesso una tensione “corporea”, ( carezze da uno sconosciuto o troppo pressanti, giochi troppo irruenti ecc.).

- INCHINO DI GIOCO

Le zampe anteriori sono piegate, il posteriore sollevato in una sorta di inchino
Se questo segnale è eseguito da un cane saltellante e giocoso l’interpretazione che viene data è quella di un chiaro invito al gioco. Se invece il cane sta fermo nell’inchino allora probabilmente siamo in presenza di un segnale di calma.
Solitamente lo usa il cane che vuole fare amicizia con un suo simile poco propenso al gioco o intimidito o nervoso.

- METTERSI IN MEZZO

Posizionarsi tra due o più cani o persone ha lo scopo di creare una barriera tra ciò che viene ritenuto fonte plausibile di conflitto. È frequente osservare un cane che si interpone tra due persone a stretto contatto fisico( che ballano, litigano, si abbracciano) o tra due cani che giocano troppo violentemente, che sono irruenti o che sono causa di tensioni nel gruppo.


- METTERSI A TERRA

Un segnale molto forte usato specialmente dai cani di alto rango per tranquillizzare i più deferenti o per calmare situazioni diventate troppo disturbanti o caotiche.

- IMMOBILIZZARSI

Il cane che si immobilizza indica che non vuole provocare reazione di difesa o di offesa.
È utilizzato spesso dal cane che diventa oggetto di attenzioni da parte di un altro cane sconosciuto che si avvicina troppo a lui per annusarlo dappertutto.
Il cane può emettere questo segnale verso l’uomo che lo sgrida o che lo intimorisce o che lo stressa.


- CAMMINARE E MUOVERSI LENTAMENTE

Tutti i movimenti lenti nel cane hanno un forte potere calmante.
Se vuoi calmare un cane impaurito timoroso o preoccupato, muoviti lentamente.
Frequentemente nell' interazione cane-uomo, il cane emette questo segnale verso il proprietario che lo richiama con tono irritato; il cane sentendosi minacciato torna dal proprietario molto lentamente per calmarlo. Purtroppo però succede che il proprietario ignaro del vero significato di quel comportamento, interpreti il segnale come una "disobbedienza" o una forma di pigrizia, arrabbiandosi ancor più col povero 4 zampe

- CURVARE

Il modo più cortese che ha un cane per avvicinare un altro è quello di descrivere una traiettoria curva mentre si dirige verso di lui.
Camminando col cane al guizaglio, capita spesso di incrociare un altro cane che procede nel senso di marcia opposto al nostro. In questi casi non è infrequente osservare che i cani, avvicinandosi, deviano curvando. Così facendo si mandando un segnale di pacificazione evitando conflitti.

- ANNUSARE PER TERRA

E’ molto difficile distinguere questo segnale dato che i cani annusano normalmente il terreno per informarsi di ciò che succede o di chi è passato di li prima di loro.
Generalmente il cane che è interessato realmente ad un odore rivolge lo sguardo a terra, invece, un cane che comunica un segnale di pacificazione, mentre annusa tiene la coda dell’occhio verso la situazione che lo preoccupa.
Durante una situazione di possibile conflitto, un’ottima strategia vinvente è quella di far finta di essere fortemente interessati a qualcos’altro per spostare l’attenzione del possibile aggressore verso qualcosa che lo possa distrarre; la ricerca di un odore può far dimenticare la tensione

- DISTOGLIERE LO SGUARDO, VOLTARE LA TESTA O IL CORPO

Lo sguardo fisso è una minaccia, un segnale che anticipa l’aggressione.

Il segnale antagonista è quindi distogliere lo sguardo. Questo segnale può diventare più incisivo e intenso socchiudendo gli occhi, sbattendo le ciglia fino a voltare la testa di lato o addirittura tutto il corpo.

Questi sono i segnali principali che si osservano frequentemente nel cane, ma ve ne sono molti altri.

La scoperta di questi segnali ci apre un mondo nuovo, affascinante e complesso, che ci offre la possibilità di capire meglio il nostro amico a quattro zampe per relazionarci con lui in maniera più corretta e appagante.

Un interessante esercizio da fare è quello di osservare i vostro cane mentre si relaziona con gli altri. Scoprirete sottili segnali dei quali non ve ne eravate mai accorti.

Lettura Consigliata:

Turid Rugaas
L'intesa con il cane: I Segnali Calmanti
Ed. Haquihana

Carmen Pasquali