22 ottobre 2010

Non esageriamo!



E' sotto gli occhi di tutti che i metodi per educare il cane sono in continua evoluzione ed in continuo fermento.
In pochi decenni, sotto l'impulso dato dal nuovo modo di concepire il cane, le ideologie sui percorsi educativi sono cambiate radicalmente.
Partendo dai metodi brutali e barbari in uso fino a qualche ventennio fa, che prevedevano l'uso di meschine forme di coercizione fisica e psichica del cane, siamo passati alle tecniche più dolci e rispettose dell'identità dell'animale, basate sulle gratificazioni e sulla ricompensa dei suoi comportamenti utili alla serena convivenza nella società umana, fino ad arrivare, (in una visione altamente innovativa e soggettivizzante del cane,) ad attribuire all'animale finissime capacità cognitive e di pensiero autonomo e a riconoscergli quindi il diritto di essere educato attraverso il potenziamento della sua identità individuale, emotiva e relazionale, fruitrice di diritti inalienabili.
Questo notevole balzo in avanti è potuto avvenire
grazie a due elementi fondamentali legati imprescindibilmente fra essi.
Il primo:" L'affinamento della sensibilità delle coscienze e l'interesse crescente relativo al benessere animale"
Il secondo:" Gli studi, le osservazioni, la metabolizzazione degli elementi didattici raccolti, la sperimentazione pratica, i risultati ottenuti.
Ne consegue che, rispetto al passato, la vita che il cane condivide con l'uomo è notevolmente migliorata.
Il nostro amore nei confronti del cane è più completo perchè la sensibilità verso i suoi bisogni, sia fisici che psichici, è notevolmetne aumentata.
Questo stato di cose rappresenta un arricchimento culturale a vantaggio dell'intera comunità
cinofila.
Ora però, come succede spesso quando i processi intellettuali si spingono rapidamente verso sponde nuove e ancora poco espolorate, in ambito cinofilo si stanno formando delle derive ideologiche a carattere estremistico ed integralista che poco hanno a che vedere con la pragmaticità quotidiana del vivere col cane e men che meno con la reale essenza dell'animale.
Queste ideologie "ipergentiliste"o "iperbuoniste" esulano da una visione etologica realistica del cane e, nell'ottica del tutto si evolve tutto si trasforma, vogliono giocare la carta del "E' VERO TUTTO, MA ANCHE IL CONTRARIO DI TUTTO"
E' pur vero che tutto si evolve e tutto si trasforma, ma esistono dei punti fermi dai quali non si può prescindere.
Questi punti fermi sono le basi della logica e della conoscenza, concretizzati nell'esperienza.

Queste nuove ideologie cinofile, altro non producono che confusione, dubbi, incertezze e a volte anche sconcerto in chi si avvicina per la prima volta al mondo cinofilo e consentono la proliferazione di pseudoeducatori o guru dell'ultima ora di scuola "new age-naif-alternativa" dei quali non ce ne sarebbe alcun bisogno!

Una rassegna dei nuovi dettami di queste ideologie prevede:
- la criminalizzazione del clicker training! (n.d.r. Utile e divertente mezzo per la costruzione di nuovi comportamenti e per l'aumento delle capacità cognitive e dei tempi di attenzione nel cane)
- Il divieto di dire NO al cane! (n.d.r. E' ampiamente assodato che se il cane non impara sin da piccolo a gestire piccoli disagi emotivi, come può essere l'inibizione, una tantum, di qualche comportamento, vi sono altissime probabilità che questo cane cresca squilibrato)
- L'abolizione dei termini PADRONE e PROPRIETARIO nella definizione di colui che vuole adottare un cane, vocaboli ritenuti irrispettosi per la dignità del cane! (n.d.r. Da tempo è risaputo che non sono i termini a fare la differenza, la differenza la fanno gli uomini coi loro comportamenti)
- La stigmatizzazione del fare sport col cane o qualsiasi altra attività diversa dallo stare sul divano di casa! (n.d.r. Sappiamo bene tutti che, se fatto bene, lo sport col cane è fonte di gratificazione e divertimento )
- La criminalizzazione del vocabolo ADDESTRARE! (n.d.r.Addestrare = rendere destro, agile, pronto, idoneo)
- La derisione e lo svilimento dell'uso di ricompense in cibo per confermare la buona esecuzione di nuovi esercizi o di comportamenti alternativi! (n.d.r. il bocconcino è una gratificazione primaria che, se convenientemente usata, risulta uno strumento molto utile nel rinforzo dei comportamenti del cane, specialmente ad uso dei proprietari neofiti)

queste sono le principali amenità di queste nuove ideologie, ma ce ne sono molte altre che tralascio!

Ritengo pericolosa e destabilizzante questa deriva estremistica che si sta diffondendo in ambito cinofilo tendente ad attribuire al cane rappresentazioni che non gli appartengono e a negare aspetti fondamentali della sua natura.

Questo non fa bene nè ai cani nè alla buona cultura cinofila!

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