2 maggio 2011

Il maltrattamento invisibile




Attualmente il mondo cinofilo è in fermento per una petizione che chiede di VIETARE L'UTILIZZO DEL COLLARE ELETTRICO, dopo che il più importante organo cinofilo Italiano sembrava volesse invece regolamentarne l'uso corretto!FIRMA LA PETIZIONE

Posto che questo attrezzo dovrebbe essere ritenuto, da tutti i cinofili veri, uno strumento brutale e cruento, assolutamente immorale oltre che anacronistico, mi accorgo invece, con mio grande stupore e mia grande tristezza, che all'interno della grande schiera di istruttori ed educatori cinofili contemporanei c'è ancora chi ne giustifica l'uso. Se non sai cos'è guarda qui

Il collare elettrico è un vero e proprio strumento di tortura, retaggio di una cinofilia preistorica, barbara e violenta, fondata sull'ignoranza e sulla coercizione, tipica espressione di un'ideologia bizzarra che NON riconosce il cane come individuo senziente, con una sua precisa identità, capace di provare emozioni, avente diritto al benessere dato dalla soddisfazione dei suoi bisogni fondamentali e assolutamente legittimi.

Nonostante sia ben evidente che questo strumento arrechi grande dolore al cane, un dolore fisico e psicologico i cui traumi lasciano segni indelebili durante l'intera vita del cane, c'è ancora chi sostiene che il collare elettrico sia utile in addestramento.

Sono consapevole del fatto che tutti, (e per tutti intendo i proprietari in buona fede), quando fanno qualcosa con o per il loro cane , sono convinti di fare la cosa giusta per il bene del loro compagno a 4 zampe , anche quando inconsapevolmente gli stanno invece facendo del male! Però ci sono comportamenti che vanno oltre la buonafede e che non possono avere nessuna giustificazione:"Applicare il collare elettrico ad un cane rientra tra questi comportamenti vergognosi"! Nessun umano che usi questi strumenti di sevizie potrà mai appellarsi alla buonafede!

Gli effetti disastrosi che produce questo strumento sono indiscutibili, la sofferenza del cane che subisce le scosse elettriche è innegabile, quindi, la buonafede non potrà mai costituire un’attenuante per chi fa uso di collari elettrici, tanto più che le tecniche addestrative sono progredite negli anni mettendo oggi a disposizione dei professionisti più progrediti metodi molto più intelligenti ed efficaci, assolutamente gradevoli per il cane, basati sulla ricompensa, sul gioco e sulla gratificazione. Eppure, ancora esiste chi sostiene l’utilità del collare elettrico…

In questi casi, l'unica difesa dei diritti di questi poveri animali maltrattati, la cui unica colpa è quella di appartenere a cattivi padroni, potrà venire da una legge che bandisca il commercio, l'uso e la detenzione di questi strumenti di tortura! Purtroppo questa stortura del mondo cinofilo la dice lunga su quanto il cane debba sopportare da e per l'uomo in nome di quell'arcaica alleanza ormai da quest'ultimo abbondantemente vilipesa e tradita quotidianamente... Molti sono i dolori che il cane sopporta per noi, alcuni ben evidenti, altri non sempre così lampanti, non sempre così cruenti, ma altrettanto devastanti...

Infatti, se da un lato l'uso del collare elettrico viene riconosciuto dai più come un evidente segno di maltrattamento e aborrito dalla maggioranza dei cinofili non violenti, dall'altro, un "maltrattamento invisibile" ed inconsapevole viene quotidianamente perpetrato e propinato(in buonafede) a migliaia di cani senza che nessuno abbia ad obiettare con conseguenze nefaste sul benessere del cane. Quando si verifica ciò? Tutte le volte che, o per negligenza, o per ignoranza, o per egoismo, al cane non viene concesso di soddisfare i suoi bisogni fondamentali, vale a dire tutte le volte che al cane non viene concesso "di essere e di fare il cane"! Esiste un esercito canino vittima innocente del "maltrattamento invisibile!" Cagnolini vezzeggiati e spupazzati come fossero neonati o pelouches, antropomorfizzati all'inverosimile, a cui fare assumere atteggiamenti umani e far perdere atteggiamenti tipici della specie canina! Cani a cui viene impedita la socializzazione coi loro simili! Cani che non vengono portati fuori di casa neppure per fare i bisogni!

Cani "da borsetta" a cui viene impedito di camminare, per strada!
Cani tenuti in giardino per tutta la loro esistenza a languire di noia!
Cani "anti ladro" improbabili deterrenti, a guardia di capannoni industriali!
Cani a cui viene permesso e concesso tutto! Cani cresciuti senza regole e senza aver imparato che nel vocabolario umano(ma anche canino) esiste anche il NO!
Cani cresciuti senza una guida sicura e affidabile!
Cani il cui unico scopo è quello di surrogare affettività, altrimenti inesistenti!
Cani senza relazioni valide!
Poveri cani!
Vittime inconsapevoli di un maltrattamento silente, più subdolo del collare elettrico, meno cruento, ma assolutamente deleterio. Molti (per fortuna) si indignano per l'uso del collare elettrico, pochi (purtroppo) si indignano per il maltrattamento invisibile! Pochi sanno che il benessere del cane si realizza attraverso la soddisfazione dei suoi bisogni fondamentali. Pochi sanno quali sono i reali bisogni del cane. Non tutti hanno la stessa opinione su questi princìpi! Come mai? Per via una caratteristica peculiare dell'uomo :"L'individualità" L'individualità di ognuno di noi rende molto precario il benessere del cane perchè la differenza tra i vari comportamenti, più o meno rispettosi del benessere di Fido, come al solito, è data da molti elementi del "fattore umano" tra i quali sensibilità, maturità, empatia, affettività,carattere, cultura, conoscenza ed esperienze di ogni singolo individuo! Purtroppo o per fortuna queste qualità non sono cose che si comprano al supermercato, quindi, ognuno di noi si comporta per "come è fatto"! Ed ecco perchè alcune persone per esempio si spingano oltre i confini del buonsenso arrivando assurdamente a paragonare il clicker training all'uso del collare elettrico...mentre altre sono convinte che tenere il cane relegato in giardino sia un bene per la sua salute…

Ecco perchè alcune persone sono convinte che il benessere del loro cagnolino passi attraverso la quantità di vestitini che indossa...mentre altre credono che tenerlo ad oziare sul divano sia indizio di amore e rispetto... Ecco perché alcuni credono che trattare il cane come un bimbo inetto sia fondamentale per un buon rapporto… mentre altre sono sicure che il loro cane debba vivere libero di decidere quello che più gli aggrada… E avanti così si potrebbero portare tantissimi esempi… Indubbiamente per le crudeltà evidenti dovrebbe intervenire la legge! Per le crudeltà nascoste, purtroppo, non si può fare molto perchè sono riconducibili a opinioni ed interpretazioni personali della parola benessere... Tuttavia, credo che parlare, scrivere, leggere, informarsi, aiuti a crescere e aiuti lo scambio. Scambio che in alcuni casi potrà produrre cambiamenti, in altri no! Purtroppo o (per alcuni personaggi) per fortuna, il cane non parla e va interpretato... L'arte di interpretare i cani è un'arte difficile che non tutti conoscono... Di conseguenza, se per i maltrattamenti evidenti Fido spera nella legge, per quelli invisibili continuerà a subire in silenzio.

Carmen Pasquali

Istruttrice-educattrice cinofila

Centro educazione cinofila

WellDogs

22 dicembre 2010

Il cucciolo sotto l'albero




Il Natale si avvicina e, come da tradizione, ogni anno, l'evento religioso che più di ogni altro dovrebbe richiamare alla spiritualità e alla riflessione, si tramuta in una mera pratica materialistica la cui espressione più significativa si osserva nella ormai pluridecennale consuetudine che va sotto il nome di "caccia al regalo".

Così, capita molto spesso che anche gli animali, loro malgrado, vengano coinvolti in questa epicurea usanza.

Per fare un regalo diverso dal solito, per accontentare il bimbo che lo chiedeva da tempo, per stupire la fidanzata o per seguire l'impulso del momento, ecco che il cucciolo di cane conquista il primo posto tra l'elenco di animali regalati a natale.

Sconsiglio caldamente di scegliere un cane come regalo natalizio.

Perchè?

Perchè un cane non è un pelouche e per questo la sua scelta, così come la sua adozione in famiglia, deve essere il frutto di una attenta riflessione che deve tener conto di tanti fattori.
Per visionare alcuni di questi vi mando qui

riassumendo,
regalando un cane, noi non potremo valutare per conto terzi se
- chi riceverà il cane sarà realmente disposto a prendersi cura di un essere vivente che ha bisogni molto specifici e una vita affettiva ed emotiva così ricca da richiedere impegno e dedizione costanti e intensi che coinvolgeranno il destinatario del regalo in una relazione profonda per molti anni -
- Fido inciderà sul budget di quella famiglia in modo troppo incisivo (cibo di buona qualità, veterinario, igiene, giochi, cuccia, kennel, e imprevisti vari) –
- lo stile di vita di chi lo riceverà subirebbe limitazioni o sconvolgimenti insostenibili (viaggi, lavoro, abitudini, tempo libero, amicizie, ecc.) –
- la persona che lo riceverà avrà tempo sufficiente da dedicare al cane per assicurargli una vita divertente e stimolante -
- tutta la famiglia sarà contenta di ricevere in regalo un cane.
- il destinatario del cane è consapevole che Fido fa la pipì. A volte la fa anche in casa. Sporca in giro, sbava e lascia i peli dappertutto.
- ci sarà feeling tra il cane e chi lo dovrà ricevere.
Per di più,
sebbene, indubbiamente, l'adozione di un cane debba tenere conto di diversi fattori che andranno ponderati e valutati razionalmente, la scelta di questo o quel cucciolo passa anche attraverso quella meravigliosa magia, irrazionale e imponderabile tanto quanto benefica, che si crea nel momento in cui il cucciolo lo vedi, lo tocchi, lo coccoli, lo osservi nei comportamenti. Una magia che ti fa sentire di amarlo già quel cucciolo! Una magia che ti dà la certezza che tu e quel cucciolo vi siete scelti per la vita.
L'adozione di un cane, non può prescindere da questa emozionante scintilla che accenderà d'amore una promessa d'amicizia


Inoltre, la fretta dell'acquisto ad ogni costo, non è mai buona consigliera! Infatti si rischia di comprare il cucciolo

- nel posto sbagliato, (negozi) (cuccioli provenienti dai "cucciolifici" dell'est europeo)

- nel periodo sbagliato ( quando chi riceverà il regalo non è ancora pronto per un'adozione responsabile)

- con motivazioni sbagliate (perchè si vuol fare un regalo che faccia effetto)

- sull'onda dell'emotività del momento (un cucciolo non è solo per Natale, ma è per sempre)



Poi, purtroppo, lo dico per esperienza, molti cani comprati a Natale, con le premesse descritte qui sopra, finiscono abbandonati al canile, perchè passata l'onda del "a Natale siamo tutti più buoni", ci si accorge che il cucciolo fa la pipì, fa la cacca, sporca il pavimento, gratta le porte, rosicchia i piedi del tavolo rococò, piange, non va d'accordo con la gatta della zia Henrietta, lascia i peli dappertutto, distrugge le ciabatte e la sua pappa costa un'occhio.



- Che peccato... era così carino a Natale... ma adesso proprio non lo posso più tenere. -

Questa è la frase più frequente che accompagna il dono natalizio quando, passate le feste, lo si deve sbolognare



Per favore, non mettete cuccioli sotto l'albero di Natale!


22 novembre 2010

Temple Grandin: una donna straordinaria!



E' andato in onda giorni fa, con probabile riprogrammazione nei prossimi giorni su sky, il film per la tv che ha trionfato nella notte degli Emmy 2010, aggiudicandosi ben 7 statuette su 15 nominations (tra le quali, le prestigiose “miglior film per la tv”, “miglior regia”, “migliori attore e attrice non protagonista in un film tv” e “miglior attrice protagonista”)

Il film narra la storia vera di Temple Grandin, oggi una delle personalità più famose al mondo affette da autismo.

Affascinante racconto di come una bambina spaventata e confusa, etichettata come irrecuperabile dai medici di quel tempo, lottando contro i pregiudizi della gente, le angherie dei coetanei, le paure interne, le prepotenze e l'ignoranza di molti, riesce a farsi strada, in un mondo che non comprende, armata solo della sua grande forza di volontà e delle sue straordinarie diversità intellettive!

Diversità che casualmente la avvicinano al mondo animale!
Temple si sente istintivamente molto vicina agli animali, dei quali, dopo molte osservazioni, scopre di avere la stessa modalità di ragionamento!
Le persone autistiche e gli animali non usano le parole per ragionare ma un linguaggio sensoriale fatto di immagini, suoni, odori, tatto.

Temple Grandin, scopre di vivere le stesse sensazioni che provano gli animali (in particolare i bovini)le stesse emozioni, le stesse difficoltà, gli stessi terrori, gli stessi disagi e le stesse ansie.
Questa scoperta, segnerà per sempre la sua esistenza e la porterà a battersi concretamente per il benessere degli animali destinati alla macellazione.

Negli anni conseguì una laurea di primo livello in psicologia al Franklin Pierce College (1970) una laurea in zoologia all’Università Statale dell’Arizona nel 1975 e il conseguente dottorato in ricerca presso l’Università dell’Illinois nel 1989.

Oggi Temple Grandin è una brillante professoressa in scienze animali presso l’Università del Colorado e una luminare dell'ingegneria.

Lo scopo della sua esistenza, oltre a migliorare la situazione delle persone autistiche, è rivolta alla eliminazione delle sofferenze degli animali allevati a scopo alimentare; Temple Grandin inizia quindi a progettare attrezzature ed impianti di contenimento e di stazionamento che eliminino il terrore e la sofferenza in quegli animali che, a suo dire, "essendo già sfortunati per destino, non devono patire ulteriormente nell'essere trattati in modo disumano".

Questa straordinaria donna ha compiuto un cammino doloroso che l'ha traghettata alla riva opposta da cui era partita.
Dall'imbarazzo e il dolore per la sua condizione biologica, all'orgoglio e alle soddisfazione per le sue conquiste!


Temple Grandin oggi viene acclamata sia dalle associazioni animaliste che dalle associazioni degli allevatori, perchè concrertamente il suo lavoro porta beneficio sia agli animali che agli allevatori (meno stress più vantaggi per la produzione di carne)


Oggi le sue consulenze sono richiestissime dagli allevatori e circa la metà degli allevamenti in U.S.A. applica le sue direttive per il benessere degli animali da macello!

Dipendesse da me le assegnerei il nobel per la tutela del benessere e dei diritti degli animali sfruttati per l'alimentazione umana!


http//it.wikipedia.org/wiki/Temple_Grandin


http://it.wikipedia.org/wiki/Temple_Grandin_-_Una_donna_straordinaria

Consiglio a tutti la visione di questo film!

Libri

- Temple Grandin - Pensare in immagini e altre testimonianze della mia vita di autistica. Trento Erickson, 2001

- Oliver Sacks - Un antropologo su Marte. Adelphi - Collana: gli Adelphi, 1998,

- Temple Grandin con Catherine Johnson - La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali. Adelphi - La collana dei casi, 2007

- Temple Grandin con Johnson Catherine - Gli animali ci rendono umani. Riconoscere le emozioni dei nostri amici per migliorare la loro vita

Carmen Pasquali

30 ottobre 2010

La sindrome de" La volpe e l'uva"


A proposito delle nuove ideologie nascenti,

new age-ipergentiliste- iperbuoniste -naives-alternative, pare che l'ultima trovata in ambito cinosofico (cino-filosofico) sia la demonizzazione del clicker training.
Per chi non conoscesse lo strumento consiglio di visitare questo link

Il clicker è uno strumento e, come tutti gli strumenti, se lo usi a
sproposito o lo usi in modo inappropriato fai danni, se lo usi bene e quando ve ne sia reale bisogno, stai semplicenente usando uno strumento utile a qualcosa.
Trovo ottimo il suo impiego nella costruzione di esercizi complessi.
Non mi piace se usato solo per dare conferme!
Molti di questi pseudo educatori alternativi sostengono che il clicker sia uno strumento di deprivazione cognitiva e relazionale per il cane. Questi personaggi, non sanno quanto si sbagliano!
Il clicker non serve per costruire una relazione tra il cane e il suo compagno umano!
Chi lo usa con questo scopo non ha capito cosa sia il clicker training e sta usando lo strumento a sproposito!
La relazione si costruisce a priori e senza l'ausilio di strumenti meccanici, vorrei ribadire però che l'uso del clicker training non danneggia assolutamente l'intesa raggiunta tra uomo e cane nè il loro rapporto!
Non capisco le prese di posizione totalitarie "io non lo uso assolutamente" o "io lo uso assolutamente!"
In cinofilia gli assolutismi non funzionano! Funziona la relatività!
Tutto è relativo al cane e a chi gli sta accanto! A volte il suo uso è consigliato, a volte non serve!
Se usato bene e quando ve ne sia necessità, il clicker, a mio avviso, è un ottimo strumento che sviluppa anche la cognitività nel cane (shaping) e innalza la sua autostima (viene gratificato per l'emissione di un comportamento che per lui prima era sconosciuto e che invece, poi, attraverso le prove e i ragionamenti, il cane è riuscito a discriminare )
Chi dice che usando il clicker il cane non ragiona dimostra di non avere mai usato questo strumento o di non conoscere i modi di apprendimento del cane.
Nello shaping, il cane, prima di tutto deve avere un rapporto buonissimo col suo compagno umano, proprietrario, padrone, bipede, conduttore ecc. fatto di fiducia e complicità, deve avere voglia di collaborare con lui, inoltre, durante il training, deve ragionare per arrivare a capire cosa si vuole da lui.
Se manca tutto questo il cane ti molla, appunto perchè dotato di cognitività, può scegliere se giocare con te o andarsente.
Il clicker non obbliga il cane a fare quello che non vuole!
Gli animali non sono stupidi!
Stiamo parlando di condizionamento operante, cioè dei tentativi , tramite prove ed errori, che l'animale esegue, per capire quale sia il comportamento da adottare in modo tale da ricevere un consenso o una gratificazione.
Per tranquillizzare ulteriormente chi vede il condizionamento operante come uno strumento di tortura, direi di riflettere sul fatto che: "NON POTRAI MAI FAR FARE ALL'ANIMALE QUALCOSA CHE GIA' NON SIA INSITO NELLE SUE CAPACITA' DI FARE QUELLA COSA"
Mi domando, coloro i quali criminalizzano il clicker, come cavolo lo abbiano visto usare.
E' pur vero che, nei vari stage di clicker training che ho frequentato, ho visto che esistono varie e contrastanti scuole di pensiero sul suo utilizzo ed alcune tecniche sono veramente inaccettabili, tanto che, in uno di questi semianari, ad un certo punto, dopo l'ennesima inesattezza propinata dalla docente, me ne sono andata, lasciando la guru di turno alle sue elucubrazioni con relativo codazzo di fans adoranti.
E' chiaro che se un povero malcapitato impara l'uso del clicker come veniva proposto in quel seminario, farà dei danni, viceversa se impara il suo "buon uso"potrà divertirsi insieme al suo cane!

Mi domando anche come possano criminalizzare il clicker coloro i quali diachiarano apertamente di non conoscerlo nè di averlo mai usato nè studiato! Aprono la bocca e danno fiato al bla, bla, bla! (sport cinofilo sempre più affollato)

Piccolo aneddoto esplicativo di come il cane non sia penalizzato nella sua cognitività, ma anzi, di come le sue potenzialità vengano aumentate durante clicker training! Maya che dimostra di aver capito la differenza tra DENTRO e FUORI

Durante un esame al corso istruttori di qualche tenmpo fa, avevo dato il comando, (Per dirla con le nuove ideologie :"Brrrrrr, "comando"? Non sia mai! dai, meglio segnale, "Segnale"? No,troppo irrispettoso, dai, meglio signal! "Signal"? No dai, meglio indicazione!
Ecco, le ho dato l'indicazione di eseguire il "Cesto"
Cesto è un esercizio dove il cane deve mettere un oggetto, da te indicato, in un contenitore posto a una certa distanza sia da te che dal cane.
Bene, Maya esegue l'esercizio, ma, sfortunatamente, l'oggetto cade sul bordo del contenitore e rimbalza fuori !
Ora, se Maya fosse stata automatizzata dal clicker e deprivata di cognitività, avrebbe considerato concluso l'esercizio!
Infatti lei aveva aperto la bocca per prendere un oggetto, aveva percorso il tratto che la separava dal contenitore ed aveva aperto di nuovo la bocca per lasciare l'oggetto.
Invece, udite udite, senza che nessuno le avesse dato indicazioni aggiuntive, autonomamente e dimostrando una grande capacità cognitiva, ha ripreso l'oggetto e lo ha depositato di nuovo all'interno del contenitore. Ha guardato bene se la cosa le andava bene ed è tornata da me trotterellando festosa.
Se questa non è cognitività...

Sono convinta altresì che il clicker non si possa dare in mano a tutti, men che meno al neofita.
Prima di usare il clicker bisogna imparare una marea di cose, proprio per evitrare di fare danni
( es: l' apprendimento nel cane, i segnali di stress, i tempi di attenzione, funzione e qualità dei rinforzi, ecc.)
Conosco alcuni educatori che danno in mano il clicker alle prime lezioni al neofita che si rivolge a loro, magari con un cane con problemi di comportamento. In questi casi il danno è assicurato!
Il clicker è uno strumento neutro, diventa pericoloso o utile, secondo l'uso che ne fai e la conoscenza che ne hai!
Concludendo, aggiungo anche che non tutti i cani sono felici di stare sul divano, credetemi, e non tutti i cani sono stati creati per non fare niente! (Checchè ne dicano i nuovi ipergentilisti alternativi)
Le discipline sportive, se fatte "come si deve" sono un'ottima opportunità per divertirsi insieme!